Finalmente troviamo un campeggio con delle piazzole libere, a Siusi. Ne approfitteremo per rilassarci in campeggio senza far nulla e per fare un bel trekking sui monta sopra di noi, incontrando celebrità televisive e animali esotici .

Ti sei perso la giornata precedente? Abbiamo visitato le cascate di Stanghe e Vipiteno. Ecco il link.

Finalmente il camping!

Dopo una settimana di soste libere senza trovare campeggi disponibili troviamo posto al Camping Seiser Alm. Come già ho spiegato in un articolo precedente, la doccia di Tuco è inutilizzabile al momento, quindi occorre lavarsi a pezzi. E dopo una settimana, noi abbiamo bisogno di una doccia vera, completa.
Parcheggiamo, apriamo il tendalino, ci posizioniamo a dovere e partiamo verso i bagni. Dire “puliti” è riduttivo. Sono perfetti, in qualunque momento della giornata. Sono così felice che finita la doccia ne faccio una seconda di fila per festeggiare!

Dopodiché ci rilassiamo in campeggio e prenotiamo la piscina per la sera, di ritorno dall’escursione in programma.

Trekking sulle Alpi di Siusi

Nel primo pomeriggio ci prepariamo per salire al Lago di Fié sopra Siusi. Il contesto è magnifico e ci ritroviamo dalla parte opposta del “Catinaccio“, che già vedevamo qualche giorno prima da Carezza. 

Il sentiero procede in salita fino al Lago dove scopriamo essere una specie di lido balneare. Siamo circondati da bagnanti in costume, un contesto che ci riporta con la mente alle nostre spiagge affollate, piuttosto che sulle Alpi. Decidiamo di proseguire verso la malga Hofer Alpl scoprendo che la salita si fa sempre più impegnativa.

Le celebrità

Proprio durante questa salita condita con fiatone, ascelle pezzate e parolacce noto sul sentiero una persona che scende, con una maglietta che attira la mia attenzione: Bud e Terence con la scritta “Old School Heroes“. “Wow, guarda questo che maestro di vita“, penso io, ma il viso mi ricorda qualcuno. Lo fermo e gli chiedo: “Ma tu sei Biascica?!“. Ebbene sì, sto parlando con Paolo Calabresi, rinomato attore italiano che conobbi anni fa guardando la serie televisiva cult italiana Boris. Per chi non lo sapesse, io ADORO Boris!!

Biascica Boris
Paolo Calabresi sulle Alpi

Quindi ritrovarmi Biascica lì davanti mi ha entusiasmato al massimo. Gli faccio i complimenti, gli stringo la mano e facciamo una foto dove, ovviamente, rimango con la faccia da pirla. Un pirla felice come un bambino. E non è tutto, per liquidarmi in fretta mi avvisa che sta scendendo anche Stanis. Incredibile, lo saluto e proseguiamo.

Dopo 10 minuti di controllo minuzioso di ogni viso che incrocio eccolo lì, mimetizzato con occhiali specchiati e cappellino, Pietro Sermonti, il mitico Stanis La Rochelle di Boris. Anche qui il mio entusiasmo continua a salire, faccio una foto, gli stringo la mano e due parole velocissime prima di salutarci.

Proprio mentre lo saluto mi rendo conto che Massi e Simo stanno salutando un’altra persona a cui non avevo fatto caso. Sì, stavano parlando con Valerio Mastandreaimmagino anche lui lì con gli altri attori in una vacanza in montagna.

Il sentiero prosegue e la salita si fa più ripida, ma la mia testa è ormai in pappa completa, pensando a Boris, al cast, alle battute e a tutto quanto. Fantastico!!

Simo Carlo Cammello
Simo Carlo Cammello

I cammelli sulle Alpi di Siusi

Il sentiero prosegue ancora decisamente ripido finché non arriviamo in un prato, dove da un lato troviamo un po’ in lontananza una Baita (scopriremo dopo essere la Malga che cercavamo) e davanti a noi due Alpaca e due cammelli che pascolano tranquillamente nel prato.

Ci ritroviamo un po’ incuriositi dalla situazione. Cosa ci fanno dei cammelli sulle Alpi?? Boh?! Da un lato è una cosa così strana che siamo persino contenti dell’inaspettata novità, dall’altra ci chiediamo perché abbiano portato via dal loro habitat degli animali per tenerli qui. Comunque, non possiamo fare nulla se non qualche foto ricordo e proseguire a salire, senza sapere che la meta era già raggiunta.

Sale sale e fa anche male

La salita prosegue intensamente e effettivamente iniziamo a chiederci dove siamo e, soprattutto, dove sia ‘sta agognata Malga. Fortunatamente l’arrivo ad un bivio con segnalazioni ci fa capire che la malga era quella dove c’erano i cammelli ma, la presenza degli animali fuori posto, ci ha distratto dal nostro intento.

A questo punto cartina alla mano decidiamo di tornare indietro facendo una specie di giro ad anello che ci riporta alla malga da un altro sentiero. Da qui si torna indietro passando per il Lago di Fiè e via, dritti in piscina al campeggio per fare una nuotata rinfrescante e rilassarci un po’!

La grigliatona ignorante

Dopo una doccia rigenerante siamo pronti per la cena. Stasera voglio provare ste benedette griglie usa e getta che si comprano al supermercato; ne ho comprata una e se funziona potrebbe essere una buona idea per il camper.

Mi assumo la responsabilità del fuoco da bravo ex-boyscout , apro il pacco, prendo l’accendino e parto. Niente. Non si accende per più di 10 secondi. Ci riprovo, niente. Ci Riprovo ancora, niente. Arriva Massi (ex -boyscout con il sottoscritto), ma niente. Proviamo così ad aggiungere legnetti per far partire il fuoco, e quando la fiamma inizia ad accendersi ecco che spunta il caravanista tedesco di turno che fa finta di tossire per lamentarsi del fumo. Che se mi accendessi una paglia sarei più fastidioso.
Fortuna vuole che abbiamo il nostro ambasciatore poliglotta Simo,  che dopo due parole in un tedesco inventato capisce che il regolamento del camping vieta barbecue  con legna e carbonella. L’entusiasmo lascia spazio al disappunto e quindi desistiamo, spegniamo il tutto e ci arrendiamo alla padella sul fornello. Una tragedia.

Ad aggravare ulteriormente la situazione è un ottimo amaro che Simo e Massi hanno comprato la mattina in sostituzione dell’amato San Simone, finito la sera prima. Questo amaro è una tale schifezza che solo Simo riesce a berlo, ma lui beve Tavernello con lemon-soda…
L’unica certezza rimane il burraco, che ci accompagna in questa serata al fresco passata sotto al tendalino di Tuco.

Rimani aggiornato, tra qualche giorno uscirà l’ultimo articolo della vacanza, il rientro verso casa passando sulla costa del Lago di Garda.


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