I colori dell’autunno. Dopo una nottata in relax nell’area sosta camper di Chiusa di Pesio, nel Cuneese, io e Laura ci avviamo per una semplice escursione partendo dalla famosa Certosa di Chiusa Pesio.

Lunghezza: 5Km circa;
Durata: 3h circa, con pausa pranzo in cima;
Dislivello: 327mt;

Come arrivare

Estremamente semplice: da Chiusa Pesio si prende la SP42 che porta dritta dritta alla Certosa. La strada è ampia, ben percorribile e ben segnalata.


Seguiamo il consiglio di amici e la prima tappa della giornata è la pasticceria Il Quadrifoglio. Voci narrano di colazioni epiche a base di sfiziosi dolcetti di pasticceria. Posso confermare che ne è valsa la pena!
Sì sì, lo so, trekking, salute, cibi sani e via dicendo..ma chissenefrega! siamo pur sempre in vacanza, anche se solo per un weekend.

Comunque, dopo la colazione torniamo su Tuco e ci avviamo verso la Certosa di Chiusa Pesio per iniziare l’escursione della giornata, con meta Cascina San Michele.

Iniziamo a camminare

Il sole non è molto convinto e il terreno è ancora umidiccio dalle piogge del giorno prima, ma noi siamo entusiasti e partiamo seguendo i cartelli. I sentieri sono ben segnalati e la salita si fa sentire sin da subito ma senza esagerare. I colori autunnali ci circondano e rendono il paesaggio decisamente suggestivo.
Ci sono svariate strade da scegliere per arrivare alla cascina e decidiamo di allungare un po’ il giro, che di per sé è abbastanza breve.

L’arrivo alla cascina rimane nascosto fino all’ultimo a causa del bosco e del fogliame fitto che nasconde tutto. Una volta arrivati, invece, il bosco si apre lasciando spazio ad ampi prati dove poter mangiare al sacco, riposarsi, prendere il sole e far giocare eventuali bambini.

Il sentiero prosegue a salire ma, come da accordi precedenti, noi decidiamo di fermarci e mangiare i nostri panini, stravaccandoci sull’erba e facendo parole crociate, per gustarci qualche timido raggio di sole.

Il rientro alla Certosa di Chiusa Pesio

Per tornare al camper facciamo il giro ad anello, seguendo la cresta su cui siamo per poi inoltrarci nel bosco. Qui il fondo a base di fogliame secco richiede un po’ di attenzione per non scivolare. La discesa è un po’ ripida e il terreno non si vede da quante foglie ci sono in terra. Continua così per qualche centinaio di metri ma presto arriviamo ad una strada decisamente più comoda da percorrere. Anche qui i colori autunnali qui continuano a distrarci, ancor più che a salire.

Arriviamo alla Certosa concludendo il giro e, ovviamente, entriamo per dare un’occhiata veloce. E’ davvero molto grossa e, come sempre in questi posti, mi chiedo come dev’essere stato vivere lì quando tutto era in funzione.

In conclusione

E’ un giro semplice e fattibile un po’ per chiunque. A parte un po’ di salita non ci sono particolari difficoltà, sia per chi non ha alcun tipo di allenamento, sia per chi è accompagnato da bambini. Ovviamente, è meglio avere un po’ di confidenza su terreni sterrati e fondi sconnessi. Importante è avere delle scarpe adatte.

Andateci, non ve ne pentirete!!


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