Savona. Zona arancione, i soliti limiti dettati dal Covid ci impongono di non uscire dal comune. Quindi con Filippo e Caia decidiamo di fare un giretto di un paio d’ore, sfidando il freddo del weekend, mitigato dal sole che, per fortuna, gioca in squadra con noi.

Lunghezza: 6Km circa
Tempo: 2h scarse
Dislivello: 267m

Il giro richiede meno di 2 ore e non è particolarmente impegnativo, se non per un tratto di salita che effettivamente spacca un po’ le gambe, ma niente di tragico, dai! Se lo faccio io con le gambette fenicotteriane…
Partiamo salendo da Via Repusseno, alla base de “La Rusca”. il viottolo è stretto e circondato da case e basse mura di pietra. In pochi minuti siamo già immersi nel verde e la strada diventa sterrata, distogliendoti dalla quotidianità, anche se basta girarsi per vederla lì dietro.
Il percorso mi riporta indietro di 20 anni, a ricordi di gioventù. Si vede che il tempo è passato, ma fortunatamente l’ambiente è ancora intoccato e naturale. Anzi, era messo meglio quando ci andavo da ragazzino.

Arriviamo al primo bivio andando verso sinistra. Troviamo un ponte in ferro per la variante corta. Prendendola si arriva in Via San Nazario bassa, riducendo il percorso a 40 minuti circa di cammino. Interessante anche quella, già fatta, ma ho perso le foto, quindi la rifarò per raccontarvela.

Noi proseguiamo oltre senza prendere il ponte e arriviamo , seguendo il rigagnolo che scorre al sentiero segnalato da un pallino rosso, proprio alla base di una rovina in pietra che riporta una targa in pietra “1710”.
Il sentiero prosegue facilmente senza intoppi, le indicazioni sembrano “fresche” e facilmente visibili. Tutto sembra facile, finché la vegetazione si fa più alta e un cartello ci racconta le tipologie di alberi presente in zona. Guadiamo un fiumiciattolo su un ponticello fatto di assi uniti alla meglio e da qui, le gambe iniziano a lamentarsi. La pendenza si fa interessante e tutte le parole che facevamo con Filo iniziano a lasciar spazio a respiri affannati e imprecazioni!!

Il sentiero è un po’ impegnativo ma comunque fattibile e, nel giro di una ventina di minuti circa (in realtà vado a caso, non mi ricordo quanti ci abbiamo messo) arriviamo sulla strada asfaltata. A destra si va verso via Ranco, ma no andiamo verso sinistra, proseguendo su via San Nazario e, finalmente, scendendo. Ora a lamentarsi sono le ginocchia, ma vabbeh…siamo liguri, dobbiamo lamentarci, belin!!
Il sole continua a farci da compagno di viaggio e la zona è veramente bella. Un sacco di casette indipendenti con terreno intorno, in 10 minuti si arriva in centro ma si resta comunque immersi nel verde. Un sogno.
Via San Nazario si riaggancia poi alla base della strada per Marmorassi e, continuando a scendere, si arriva a Lavagnola, ritornando poi in 10 minuti in via Repusseno, al punto di partenza.

Consiglio vivamente questo giro per passare un paio d’ore nel verde senza troppo impegno. Può essere interessante girare per Via Ranco e da lì, scendere alla Villetta o salire per altri percorsi a salire.

Categorie: Escursioni

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