Estate 2020. Di ritorno dalla vacanza in Francia (eccoti il link all’articolo) mi sono dedicato al cambio della pompa dei freni di Tuco con un solo obiettivo finale: ripartire al più presto. Le ferie volgevano al termine e la mia scimmia di girare e collaudare Tuco era fuori controllo. Tempo tre giorni ed ero alla guida, in solitaria, diretto in Toscana. Come sempre, organizzazione Filini: itinerario non definito, spesa da fare e numero di giorni imprecisato. Ma i serbatoi sono pieni, compreso quello del liquido freni, spurgato perla seconda volta in un mese. Andiamo!!!

Solita partenza intelligente alle 11 passate, tanto che mi fermo a pranzare in un misero autogrill in zona La Spezia. Tempo di lavare i piatti e si riparte con destinazione Volterra. Tutti ne parlano bene, quindi, quale occasione migliore? In passato ho girato un po’ la Toscana per lavoro e per piacere, ma a Volterra non sono mai stato. Arrivo nel pomeriggio e non faccio manco tempo e fermarmi in un parcheggio per aprire Park4Night che subito una pattuglia di carabinieri arriva a controllare. Belin, che tempismo! Mi invitano ad andare nell’area sosta ai piedi del borgo e così faccio. Dieci euro per parcheggiarmi in schiera in mezzo ad altri camperisti. Non è ciò che mi entusiasma, ma per una sera mi adeguo e non mi lamento. In più, mi rendo conto che in Francia siamo stati 1 settimana a zonzo senza tende alle finestre, quindi colgo l’occasione per tirarle fuori dal sacchetto e montarle sorseggiando un’ottima Peroni in lattina. Come insegna il mio amico Davide, la birra dei campioni!

Sistemo un po’ Tuco a dovere, aperitivo e cena e poi esco la sera per farmi un giro e vedere un po’ il centro storico illuminato, magari sorseggiando un San Simone, riportando la testa indietro alla settimana in Francia appena conclusa.
Effettivamente è splendida, il classico borgo medievale, con locali aperti, vita e turisti.

Anche troppa gente per i miei gusti, soprattutto ripensandoci ora, ad aprile 2021, in zona Rossa.

Mi fermo nella piazza dei Priori per bermi un Montenegro, fare due ruttini digestivi e poi mi riavvio verso Tuco. Sono un po’ cotto dal viaggio e l’indomani avrò la giornata piena.

Il mattino inizia alla grande: una bella tazza di latte e caffè solubile targato Conad. Una schifezza esagerata. Ma su Tuco tutto prende un altro gusto.

Mi faccio un giretto rivedendo il borgo già visitato la sera precedente. Il centro non è molto grande, e non richiede troppo tempo per girarlo. Decido di pagare l’ingresso e visitare il Palazzo dei Priori. Soffro di vertigini, ma voglio comunque salire in cima alla torre. Non può essere certo peggio della cattedrale a Strasburgo con Barbara 3 anni fa, mi dico. Lì si che mi ero un po’ cagato sotto, ma è comunque un bel ricordo!

Come su tutte le torri toscane (Il sottoscritto, ad ora, ne ha visitate ben due) il paesaggio è magnifico: non solo si vede il borgo dall’alto ma sullo sfondo regnano incontrastati i colli toscani, con le loro forme sinuose e, a tratti, seducenti…Temo che la quarantena in solitaria non mi stia facendo benissimo…

Prossima tappa l’acropoli etrusca, accanto ad un splendido parco, con erba verde, strade sterrate ed un bagno pubblico, che, nonostante le condizioni disastrose, si rivela comunque fondamentale per il mio benessere psicofisico.

L’acropoli è carina ma molto piccola, si gira in 10 minuti, compresa la lettura di tutti i cartelli. A sua difesa, il prezzo è basso, quindi non mi lamento. Interessante anche la cisterna d’acqua interrata originale dell’epoca e ben conservata tuttora.

Mi fermo a comprare alcune prelibatezze locali, torno su Tuco a pranzare e mi metto in marcia per spostarmi. Voglio andare a vedere la necropoli etrusca di Malignano. Non è dietro l’angolo ma guidare Tuco sui colli toscani è fantastico. Il motore brillante e potente qui può dare il suo meglio e i suoi ricchi 80cv non temono salite (o quasi).

La necropoli è minuscola e corredata di una quantità di spazzatura e birrette abbandonate da far invidia ad una discarica. Sono un po’ deluso, in verità, ma mi basta guardare Tuco per sorridere e tornare alla guida. La destinazione della sera è San Gimignano, ma lungo la strada ne approfitto per fare tappa a Monteriggioni. Ci sono stato anni fa e è uno dei borghi più belli che abbia visitato. Piccolissimo, tutto raccolto dentro le mura. Splendido!


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *